LE SETTE SORELLE CHE PRENDONO IL NOME DAL RE DEI VENTI
Le Isole Eolie sono la patria del vento e prendono appunto il nome dal dio Eolo, re dei venti. Secondo la leggenda Eolo viveva a Lipari e da lì prevedeva le condizioni del tempo e soprattutto i venti studiando il fumo di Stromboli. Questo gli fece guadagnare fama di re dei venti.
VULCANO
Arrivando da Capo D’Orlando, con il suo enorme cratere che svetta sul delizioso paesino, incontriamo Vulcano come prima isola.
L’odore di zolfo e le “fumarole”, la sabbia nera, l’acqua del mare che ribolle e i suoi fanghi naturali, rendono Vulcano quasi una beauty farm sotto il cielo. I più sportivi potranno raggiungere in due ore di cammino la sommità del cratere, per godere di un panorama sbalorditivo su tutte le altre isole dell’arcipelago.
Lungo la costa ovest si può fare il bagno nelle splendide Piscine di Venere – il nome deriva dal mito in cui la dea si tuffò in queste acque per riacquistare la verginità – o visitare con il gommone la suggestiva Grotta del Cavallo nella Baia dell’Ignuda.
Tutta l’isola è punteggiata da scenografiche baie con scogliere a picco sul mare, come Cala del Monaco e Cala Formaggio. Per la notte possiamo ancorare il nostro catamarano nella Baia delle Sabbie Nere, che guarda sulle altre isole, da cui godersi uno spettacolare aperitivo al tramonto.
LIPARI
L’isola madre delle Eolie ci dà il benvenuto.
Ricca di storia, di cultura, di tradizioni, offre colate scure di ossidiana, rocce rosse e le caratteristiche ed inconfondibili colline e spiagge di pietra pomice che donano al mare un colore chiaro e suggestivo.
Ricca di negozi, con un porto brulicante di vita, qui, si può scoprire l’artigianato e la cucina locale, che abbina l’abbondanza del pescato con i sapori mediterranei dei capperi e delle olive.
Si può trascorrere la notte nei vivacissimi pontili di Marina Lunga, oppure alla fonda sotto l’imponente castello fortificato, che ospita la Cattedrale di San Bartolomeo. Imperdibile è una visita al porticciolo di Marina Corta che ospita le barche locali in uno sfondo molto pittoresco. Lipari è famosa anche per i suoi faraglioni a sud di Vulcano, e qui ci possiamo fermare per un bagno a ridosso della Sponda di Vinci.
Tutta la costa ovest di Lipari è protetta da alte scogliere che formano innumerevoli cavità naturali: a ridosso della Punta del Cugno Lungo, ci si può concedere un bagno in acque incontaminate e lontane dalle rotte turistiche.
Dalla parte opposta dell’isola, di fronte a Capo Rosso, la nostra rotta ci porta su un immenso banco di sabbia con l’acqua più azzurra di tutto l’arcipelago; proprio qui si erge un’antica cava di pomice ormai in disuso, che dona allo scenario una particolare bellezza, unica nel suo genere.
PANAREA
Viriamo la prua in direzione Panarea: l’isola più glamour e cool, ricchissima di boutique e localini.
Il bianco candido delle case che contrasta con il viola delle boungaville, la tipica macchia mediterranea ricca di ginestre, i capperi, le piante di olivi secolari fanno da cornice a suggestive baie raggiungibili solo via mare con acque limpide, scogliere e fondali incantevoli.
Spinazzola, Dattilo, Bottaro, Lisca Bianca e Lisca Nera che insieme a Basiluzzo e la stessa Panarea, formano un piccolo arcipelago sono gli scogli perfetti per un bagno in mezzo al nulla.
A sud dell’isola diamo fondo nella famosa Cala Junco, un bellissimo calanco, oppure nella vicina Cala Zimmari dalla bellissima acqua turchese.
SALINA
Regala a chi la visita, sia per terra che per mare, tante emozioni. Il giro dell’isola in barca è davvero un’esperienza indimenticabile.
Il mare si tinge di blu intenso, spiagge incantevoli e piccole calette da mozzare il fiato, fanno da contorno ai due vulcani alti quasi mille metri e ricoperti da una verdissima vegetazione grazie alla presenza dell’unica fonte d’acqua delle isole.
Di incredibile bellezza è la Baia di Pollara formata da pietre laviche stratificate e grotte subacquee, vero e proprio anfiteatro sul mare generato dai resti di quello che fu un enorme cratere. Qui caliamo l’ancora… sicuramente uno degli ancoraggi più belli d’Italia.
Salina è la patria della Malvasia, vino passito dolce e aromatico ottenuto dalla coltivazione di uve bianche che sull’isola trovano le condizioni ideali per produrre quello che è stato definito “nettare degli dei, e dei deliziosi cucunci, frutti della pianta del cappero.
Nella parte Ovest, la baia sorge su un antichissimo cratere vulcanico del diametro di più di un chilometro, al cui centro si staglia lo Scoglio del Faraglione, nato dalla solidificazione del magma incandescente.
E se scendessimo? Possiamo noleggiare un motorino e fare il tour dei luoghi dove è stato girato “Il postino” di Massimo Troisi, oppure fare uno spuntino a Lingua con pane cunzatu e la deliziosa granita d’Alfredo.
STROMBOLI
Quando scende la sera, lo spettacolo che offre a chi la osserva è unico: la caduta dei lapilli in mare, gli sbuffi e le colonne di fuoco che si innalzano dalla sua sommità fanno perdere il fiato! Stromboli vulcano attivo, dalle eruzioni non pericolose ma impressionanti. “Iddu”, soprannominato così dagli abitanti del posto, il vulcano delinea il profilo dell’isola con le sue pareti nere e con la nuvola di fumo che sovrasta perennemente il cratere.
A a nord est dall’isola si erge l’isolotto di Strombolicchio, sede di un grande faro marino alimentato ad energia solare. Stromboli è la meta ideale per chi desidera godersi un’impareggiabile vacanza in barca e vivere l’emozione di scalare uno dei crateri più suggestivi al mondo.
Al calar della sera, dirigiamo la prua verso una ripida parete lungo la quale scivola il materiale incandescente finendo nel mare: la Sciara del Fuoco per gustarci le esplosioni da una posizione privilegiata.
Nella parte opposta dell’isola ancoriamo la barca a vela nei pressi di Ginostra, un bellissimo villaggio immerso nelle piante di fico d’india, raggiungibile esclusivamente via mare. Qui la vita scorre lenta, e il silenzio, la pace e le notti stellate ci faranno desiderare di non andare più via.
[Escursione a Stromboli: Si ormeggia il catamarano al campo boe e si va alle ore 22 con una barca turistica, a vedere l’eruzione. Emozionante, comodo e rilassante è vedere la Sciara del fuoco dal mare. La quota è circa € 20FILICUDI
Qui dalla prua del catamarano si riesce ad ammirare il tramonto più spettacolare di tutte le Isole. Il sole che si inabissa dietro La Canna, un faraglione di pietra lavica, colonna di roccia scura, che si erge dal mare per ben 72 metri, è una vera esperienza mistica.
A Filicudi, dichiarata per la sua bellezza Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, troviamo anche la Grotta del Bue Marino, un piccolo angolo di paradiso che lascia senza fiato per l’incredibile gioco di luci generato dal fenomeno della rifrazione. Questa grotta è un rifugio, un’oasi di pace, uno degli angoli più incantati delle Eolie.
Alla sera ancoriamo il nostro catamarano nei pressi di Pecorini a Mare, un vivacissimo paesino con una vita notturna alternativa, tra un aperitivo e una melodia di chitarra sulla spiaggia.
ALICUDI
L’unico mezzo di trasporto che si trova qui sono i muli. I suoi circa 140 abitanti vivono nell’unico centro abitato del porto, di poca agricoltura e soprattutto di pesca. Questa isola è un luogo incantato in cui il tempo sembra essersi fermato, nel delizioso villaggio non c’è ombra di strade né di lampioni, e i colori pastello delle piccole case contrastano con il blu di un cielo terso ed incantato.
Dall’altro lato dell’isola ci immergiamo con l’attrezzatura da snorkeling per ammirare la brulicante vita del mare intorno allo Scoglio Galera. Lo scenario è selvaggio, con i falchi che cacciano in picchiata e le caprette lasciate libere di arrampicarsi sugli scoscesi pendii.
La Sciara dell’Arpa, un vallone che scende in mare direttamente dalla cima della montagna è la degna conclusione di un percorso marino dalla bellezza impareggiabile.
La vacanza in barca è per definizione una vacanza in libertà e per questo il programma è di massima e può subire variazioni di settimana in settimana in base a:
- condizioni di sicurezza meteo-marina;
- condizioni relative al traffico in mare, in rada e nei porti;
- esigenze di approvvigionamento idrico e alimentare;
- esigenze dei partecipanti soddisfabili qualora non entrino in contrasto con i punti precedenti.
COSA PORTARE
Per una settimana in barca d’estate bastano poche cose, tanto la maggior parte del tempo lo si passa in costume.
Un borsone morbido è poi preferibile perché una volta vuoto lo si può piegare e stipare da qualche parte, al contrario di una valigia rigida.
Ecco alcune cose indispensabili per la valigia: occhiali da sole, creme protettive, un cappellino o una bandana per quando il sole picchia di più. Per la sera una felpa e se avete un altro po’ di spazio nel borsone, maschera e boccaglio per non perdersi le meraviglie del mare.